“Alì ha gli occhi azzurri” è un film diretto da Claudio Giovannesi che racconta la storia di Nader, un sedicenne figlio di immigrati egiziani in Italia.
Il titolo del film si ispira apertamente alla poesia “Profezia” (1962) di Pier Paolo Pasolini inserita nella raccolta “Poesia in forma di rosa” (1964), celebre per il suo incipit “Alì dagli occhi azzurri”, in cui il poeta immagina l’arrivo in Italia dei popoli del Sud del mondo, portatori di un cambiamento radicale dell’Occidente.
Nader si trova in conflitto tra le tradizioni della sua cultura d’origine e la vita occidentale che incontra ogni giorno. Nonostante le proibizioni della legge islamica e l’opposizione dei suoi genitori, Nader si innamora di un’amica italiana.
Il film segue Nader e il suo amico Stefano, mentre compiono atti di ribellione contro la società e la cultura in cui sono cresciuti. Nader ruba, aggredisce un coetaneo, e compra un anello per la sua fidanzata italiana. Questi atti di ribellione diventano per lui un modo per sfidare le aspettative e le norme sociali che lo circondano.
Nader trascorre le sue giornate tra la periferia e la città, cercando di trovare un equilibrio tra le sue due culture. Durante questo viaggio, si trova a fronteggiare la violenza e l’insicurezza delle strade, mentre cerca disperatamente un senso di appartenenza e identità.