“Il ragazzo dai pantaloni rosa” è un film del 2024 diretto da Margherita Ferri e basato sulla storia di Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo e cyberbullismo omofobo, che si tolse la vita all’età di quindici anni. La storia è raccontata dalla madre, Teresa Manes, nel libro “Andrea: Oltre il pantalone rosa” pubblicato nel 2013. Andrea è un adolescente con un grande talento per il canto che entra a far parte di un coro Papale. Qui incontra Christian Todi che ritroverà anche a scuola in terza media. Christian è un ragazzo ripetente da cui Andrea è inizialmente affascinato e che cerca di conquistare con la sua amicizia. Quando i suoi genitori annunciano il loro divorzio, Andrea si confida con Christian, rivelandogli di aver bagnato il letto a causa del turbamento. Christian tradisce la sua fiducia, rivelando il segreto a tutta la classe e umiliando Andrea. Durante il primo anno di liceo, Andrea ritrova nuovamente Christian, che sembra di nuovo voler essere suo amico. La madre gli regala un paio di pantaloni rossi che sbiadiscono diventando rosa in lavatrice. Andrea decide di indossarli comunque e diventa oggetto di scherno da parte dei compagni. Viene di nuovo ingannato in occasione di una festa, dove si presenta vestito in modo bizzarro, finendo per essere umiliato pubblicamente. Quando Andrea scopre che i compagni hanno creato un gruppo online per deriderlo, sopraffatto dalla sofferenza e dalla continua persecuzione, decide di togliersi la vita. Il film affronta i temi del bullismo, dell'omofobia, del cyberbullismo e delle conseguenze devastanti che l'umiliazione e l'isolamento sociale possono avere sulla salute mentale e sulla vita degli adolescenti.